Come aprire un’attività di toelettatura per cani: strategie, obblighi e formazione

Pubblicato il 23 August 2018

Aprire una toeletta per cani può risultare un’ottima idea imprenditoriale. Vediamo come fare.

Le toelette per cani sono sempre più diffuse e frequentate. Aprirne una può risultare un’ottima idea imprenditoriale, purchè si presti attenzione a pochi ma fondamentali elementi. Dalla scelta del luogo ai permessi rilasciati dalla ASL, dall’acquisto dell’attrezzatura alla formazione professionale. Ecco qualche consiglio per non sbagliare e diventare toelettatori di successo.


Una nuova toeletta per cani, ne vale la pena?

La risposta è sì. In Italia, il numero di famiglie o persone che possiedono un animale domestico è in costante crescita. Ovviamente cani e gatti la fanno da padroni. Questo significa che anche il settore dei servizi pet (negozi, veterinari, toelette, eccetera) è in espansione. E tra tutti la toelettatura è l’attività per cui è atteso un vero e proprio boom. I proprietari di cani e gatti, infatti, sono sempre più consapevoli dell’importanza di curare la pulizia e l’igiene del proprio amico peloso. Inoltre è un business relativamente poco costo da avviare (circa 15-20 mila euro di investimento iniziale).

Quindi, la tua idea imprenditoriale è buona e può funzionare. A patto, però, che tu sia mosso non solo dall’amore per gli animali ma anche e soprattutto dalla voglia di far bene un lavoro che richiede molta più professionalità di quella che pensi. E poi hai bisogno di un buon piano. Un piano di business, s’intende; perché non ci si improvvisa imprenditori. Per questo, qui nella redazione di Mucky, abbiamo pensato che qualche consiglio potrebbe tornarti utile e lo abbiamo raccolto in questa breve guida.


- Leggi anche: Gestire (con successo) una toeletta per cani: l’esperienza di Claudia Gamberini


La strategia: luogo, stile e personalità

Prima di iniziare a progettare la tua nuova toeletta devi chiarirti le idee su alcune scelte chiave: dove aprire il negozio e che stile dargli. 

Cominciamo dal luogo. L’analisi del quartiere o della cittadina dove ti vuoi collocare è fondamentale. Ovviamente, più la zona è popolosa maggiore sarà il numero di cani presenti. Tendenzialmente, poi, sono preferibili aree abitate da famiglie con capacità di spesa medio alta, la toeletta è comunque un servizio “non essenziale”, quindi spesso tagliato da chi deve far quadrare i conti a fine mese. Altro elemento da valutare è la presenza della concorrenza. Ci sono altri saloni di toelettatura? Quanti?  A che distanza? Prova anche ad indagare un po’ sulla loro fama. Un consiglio: non andare ad intrappolarti in una zona “ricca” ma già satura, rischi di finire schiacciato.

Una volta scelta la location, dedica tempo ad immaginare lo stile della tua nuova attività. Inaugurare l’ennesima “bottega”, senza arte ne parte, senza personalità, non ti porterà lontano. Vuoi puntare sull’eleganza? Usa tinte ed arredi sobri e moderni, pochi ma mirati. Preferisci puntare sul gioco e sulla simpatia? Osa con i colori alle pareti. L’importante è che il risultato sia comunque accogliente, che trasmetta fiducia sia al cane che al padrone. E’ un elemento fondamentale per conquistarli.


Una toeletta a norma di legge: le richieste della ASL

Il rispetto della normativa in materia di avvio di una nuova attività di toelettatura è forse l’aspetto più delicato di tutto il percorso. Arrivato a questo punto, ti toccherà interfacciarti con l’ASL della zona in cui intendi lavorare. E’ la ASL, infatti, a decidere i requisiti che devono avere i locali dove svolgerai la tua attività di toelettatura, con qualche variazione a seconda della città.

In linea di massima, però, è richiesto che il locale sia adibito a uso commerciale o artigianale e che disponga di alcune dotazioni igieniche: pareti lavabili e igienizzabili, guscetta di raccordo tra pareti e pavimento, piletta di scolo delle acque sporche, pozzetto di decantazione (uno per ogni vasca di lavaggio), impianto di aspirazione, una sala d’attesa separata. Inoltre dovrai munirti del certificato di garanzia dell’impianto idrico e di quello elettrico, della valutazione di impatto sonoro e di un attestato sulla biodegradabilità dei prodotti utilizzati.

Una volta sistemato a dovere lo spazio e ottenuti tutti i permessi, puoi passare all’acquisto dell’attrezzatura da lavoro, come un tavolo con pompa idraulica, un soffiatore di almeno 1000 W, un phon a piede o a braccio, uno sterilizzatore, una o più tosatrici professionali, diversi pettini.


Toelettatori si diventa

Te lo abbiamo detto fin dall’inizio: per aprire un negozio di toelettatura non basta amare i cani, serve avere una formazione specifica. E’ vero, in Italia nessuno ti chiederà mai delle certificazioni professionali per autorizzarti ad aprire la tua attività. Solo i requisiti tecnici che abbiamo visto poco fa. Ma questo è sbagliato ed è ciò contro cui si battono da tempo i più importanti toelettatori italiani (leggi cosa pensa a proposito Nelly Oliva, maestra del settore). Toelettare non significa semplicemente lavare il cane!

Perciò, prima di intraprendere questa strada, fai un bel corso. Una cosa seria, approfondita. Ce ne sono diversi, anche a cifre abbordabili. Mi raccomando, però, non fidarti di chi promette miracoli, ovvero grandi risultati in poco tempo e a prezzi stracciati.

Ci  siamo, questo è quanto. Speriamo di non averti scoraggiato ma, anzi, di averti dato ancora più carica per perseguire il tuo progetto. Siamo certi che la tua nuova toeletta sarà un successo. In bocca al lupo!




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