Al mare con il cane, i consigli per farlo stare bene

Pubblicato il 25 February 2021

Andare al mare con il cane significa regalarsi una bellissima giornata di svago e divertimento. anche perché sono sempre più numerose le strutture dog friendly. Per far stare davvero bene il proprio amico a quattro zampe, però, bisogna avere qualche accortezza, soprattutto riguardo al caldo che potrebbe patire e alle scorribande in acqua. Inoltre, è bene prestare attenzione alle norme che disciplinano la presenza dei cani in spiaggia, per evitare spiacevoli inconvenienti.

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Cosa portare al mare quando si ha un cane

Partiamo da un presupposto: i problemi che il tuo cane può soffrire in spiaggia non sono molto diversi dai tuoi. Il sole che picchia forte, il caldo a volte eccessivo, la sabbia che scotta e si infila un po’ ovunque: sono tutte cose che danno fastidio anche a te e da cui dovete proteggervi entrambi. Tu però sei autonomo, lui no, te ne devi prendere cura.


Sotto il sole, meglio proteggersi bene: cibo, acqua e crema solare veterinaria

Quindi, prima di metterti in viaggio verso lidi lontani o vicini, prepara una borsa da mare anche per lui, con dentro un asciugamano da mettere sulla sabbia per non scottarsi, ciotole e bottiglie di acqua da bere, qualche snack leggero, un parasole, una spazzola. Per proteggere il proprio cane dal sole può essere utile una crema solare veterinaria, da spalmare sulle parti senza pelo (sotto zampa, addome, orecchie, muso, ecc). Fai attenzione a non usare prodotti pensati per l’uomo ma solo creme specifiche. Mentre siete sdraiati al sole (ma lui è meglio stia all’ombra) fallo bere spesso e magari bagnagli il pelo con delicatezza, per mantenerlo idratato e fresco. In generale, comunque, cerca di evitare la spiaggia nelle ore più calde.


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Il cane e l’acqua: divertimento assicurato, con qualche precauzione

Ora che ti sei abbrustolito un po’ al sole, è arrivato il momento di portare il tuo fedele amico a fare una passeggiata e magari anche un bel bagno al mare. Quasi tutti i cani hanno un buon rapporto con l’acqua, quindi non puoi negargli il piacere di questo divertimento. Anche in questo caso, però, ci sono alcune cose a cui prestare attenzione. Ad esempio, anche per i cani, come per gli uomini, è sconsigliato tuffarsi subito dopo aver mangiato, meglio aspettare almeno un paio d’ore e, soprattutto se l’acqua è fredda, fare un ingresso graduale. Prima di entrare, poi, è sempre preferibile fare una corsetta sul bagnasciuga, per sgranchire le zampe e riscaldare i muscoli.

Se è la prima volta che il tuo cane si tuffa, lascia che si abitui dolcemente, in acqua bassa, senza forzarlo ma incoraggiandolo con la voce e i gesti. Evita poi di farlo stancare troppo, nella foga del gioco potrebbe esagerare e faticare eccessivamente. Una volta uscito, la cosa migliore sarebbe sciacquarlo con acqua dolce, per pulirlo dalla salsedine. In mancanza, una bella spazzolata può andar bene lo stesso.


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Come comportarsi al mare con il cane

Un’ultima raccomandazione, per chiudere. Ricordati sempre che al mare non siete solo tu e Fido. Ci sono altre persone e magari non tutte hanno dimestichezza con i cani. Costringere il tuo cane sempre al guinzaglio sarebbe una tortura, ma se lo liberi, tienilo sempre sotto controllo affinché non si allontani e non importuni gli altri bagnanti. Anche in acqua, evita che si avvicini agli altri, soprattutto se vedi che non vogliono.


In spiaggia con il cane, attenzione alle regole

Semmai, dal punto di vista organizzativo e della libertà di movimento, il mare può presentare qualche difficoltà in più e far sorgere dubbi amletici. I cani possono accedere alla spiaggia libera? E negli stabilimenti? Possono fare il bagno? 

Cominciamo col dire che (purtroppo!) in Italia non c’è una regolamentazione unitaria che dalla Liguria alla Sicilia disciplini l’accesso dei cani alle spiagge. Molto è lasciato alle ordinanze regionali e comunali. Di base nelle spiagge libere l’accesso è sempre consentito, salvo espresso divieto stabilito dal comune o dalla capitaneria di porto. Tale divieto, però, deve essere motivato, proporzionale rispetto all’obiettivo di interesse pubblico che intende raggiungere, limitato a determinate fasce orarie. Inoltre, i cartelli di divieto devono essere visibili sulla spiaggia interessata e indicare il numero di ordinanza che li ha stabiliti. In assenza, il proprietario del cane è libero di accedere alla spiaggia e non può essere multato. Alla spiaggia libera viene equiparata la battigia, sempre a libero accesso tranne che in presenza di divieti espressi, anche se si trova davanti agli stabilimenti. 

Per i tratti di spiaggia dati in concessione, invece, le regole sono diverse. Il titolare dello stabilimento può chiedere ed ottenere facilmente il divieto di accesso per i cani. Per fortuna, però, è una scelta sempre più rara. Infatti, anche in riva al mare, come negli alberghi, si moltiplicano le strutture dog friendly. Le spiagge per cani sono ormai una realtà, attrezzate con percorsi agility, spazi gioco all’aperto, aree ristoro e con la presenza di educatori, veterinari ed esperti.




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